Salvia Sclarea
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SALVIA SCLAREA
Continuiamo il viaggio nel mondo delle lamiaceae o labiatae (vecchia classificazione).
Ne fanno parte migliaia di specie ma a noi interessano quelle che si caratterizzano per il profumo, abbiamo già parlato della lavanda, la menta, il rosmarino, il timo serpillo.
La salvia fa parte dell'alimentazione da sempre, si utilizza soprattutto la salvia officinale, ma il suo alto contenuto in tujoni ne sconsiglia l'utilizzo quotidiano soprattutto in forma di olio essenziale. Rimane comunque ottima per insaporire i cibi, nutre lo Yin quindi è perfetta nei periodi in cui bisogna dare un piccolo aiuto al sistema immunitario, emmenagoga quindi alleata della donna durante il mestruo.
Veniva utilizzata per aumentare la fertilità nelle donne, per curare la febbre, l'ansia ed i tremori, per curare la tosse e per lenire i mal di testa dovuti a digestione lenta. Veniva utilizzata per pulire e sbiancare i denti e per curare l'alito cattivo. La scienza ha confermato tutte queste proprietà, ma ricordando che non bisogna eccedere nelle quantità e non prolungare troppo nel tempo il suo uso.
Come spesso accade nella dose sta il veleno, questo vale per la maggior parte dei cibi che assumiamo. Quindi non esistono problemi se si usa questa pianta in cucina, anche se è sconsigliata in assoluto in chi soffre di epilessia, di disordini neurologici, in chi usa prodotti anticoagulanti e altri farmaci in modo continuativo, meglio quindi chiedere un parere se si è golosi di salvia e si assumono ipoglicemizzanti ad esempio.
Per quanto riguarda l'olio essenziale di salvia si sconsiglia sempre l'utilizzo di quello estratto dalla salvia officinale, se non sporadicamente e in mancanza di controindicazioni specifiche.
Salvia officinalis
Molto più sicuro e spesso utilissimo l'utilizzo dell'olio essenziale di salvia sclarea.
L'olio essenziale viene estratto mediante distillazione in corrente di vapore a partire dalle foglie e le sommità fiorite. La resa è inferiore allo 0,2% e quello che si ottiene è un liquido giallino se non incolore, dal profumo etereo e moderato, il sapore è speziato e dolce.
I principi attivi in esso contenuto sono acetato di linalile per oltre il 60% (estere sedativo e antispasmodico sulla muscolatura liscia, calmante, armonizzante, rilassante psichico e cardiaco), linalolo e terpineolo (monoterpeni ad azione tonica ed immunostimolante, sono i componenti degli oli essenziali più sicuri) e molti altri.
La grande differenza con l'olio essenziale di salvia officinale sta nel fatto che questa contiene una alta percentuale di chetoni e nello specifico tujoni (in particolare alfa-tujone, da usare con estrema cautela essendo neurotossica, contenuta in abbondanza nelle essenze di finocchio, tuja, salvia officinale) mentre la salvia sclarea praticamente non contiene chetoni se non una piccolissima percentuale di germacrene, ma questo è fisiologico in ogni olio essenziale. È normale che gli oli siano composti da un pool di principi attivi, l'importante è avere presenti quali sono i componenti principali e le reattività personali. Non temo di ripetermi ma quando si utilizzano gli oli essenziali è necessario porre attenzione, sono quanto di più potente ci regala la natura.
Una pianta il cui olio essenziale è ricco di aldeidi (limone, lemongrass, melissa), esteri (bergamotto, lavanda, neroli e arancio amaro, rosmarino), alcoli monoterpenici (lavanda, melaleuca alternifolia, menta piperita, arancio dolce e amaro), monoterpeni (limone, bergamotto, arancio, rosmarino, incenso), valutata la valenza Yin e Yang in base alla persona che ne vuole fare uso, sono essenze sempre sicure. Fatte salve le sensibilità personali (si può essere allergici o iperreattivi a qualsiasi cosa, anche alle vitamine, questo è un aspetto che va valutato caso per caso).
Salvia sclarea
In base ai principi della Medicina Tradizionale Cinese l'olio essenziale di salvia sclarea ha una valenza prevalentemente Yin, quindi nutre il sangue di tutti gli Organi e tratta il falso calore. Tonifica lo Yin e quindi il sistema parasimpatico viene nutrito, limitando i danni del sistema simpatico iperattivo, ad esempio in caso di ipertensione.
La loggia energetica di appartenenza è prevalentemente la Terra, mentre la sua funzione energetica tratta soprattutto il deficit di Yin regolarizzando il Fuoco nel Sangue, il Qi controcorrente, il Vento di Fegato, il Calore di Stomaco.
La nota è di Cuore sul quale agisce calmandolo ed interviene armonizzando l'asse Rene Cuore, fondamentale ristabilire tale comunicazione in caso di depressione, mancanza di amore verso sè stessi, mancata elaborazione delle emozioni.
Il Chakra di riferimento è il I°, agisce sugli istinti di base, sulle ghiandole surrenali, sull'istinto di sopravvivenza, sulla determinazione, sull'armonia tra corpo e spirito.
Dal punto di vista emotivo agisce sulla creatività, ci predispone a nuove esperienze, ci aiuta in caso di depressione ed a superare i momenti di passaggio della vita (la menopausa ad esempio).
La sua natura è rinfrescante e tende a riportare verso il basso energie che hanno sbagliato direzione. Aiuta a trattare l'ansia eccessiva così come gli attacchi di panico e forme di agitazione eccessiva.
Per un utilizzo secondo la medicina energetica si consiglia soprattutto in caso di deficit di Yin; sudori notturni, insonnia, disturbi legati alla menopausa, emorroidi, ipertensione, forme depressive.
Si tratteranno i punti di Vaso Concezione (4-6) la zona intorno all'ombelico, ed i punti di Rene (3-6-9) ed il punto 6 della Milza.
Diffuso nell'ambiente quando vi vivono persone ansiose o con instabilità emotiva, crisi di pianto improvvise ad esempio o scoppi di rabbia immotivati dalla situazione. Associato all'olio essenziale di neroli viene considerato il miglior antidepressivo in aromaterapia, se ne consiglia la diffusioni negli ambienti dove è presente una neo-mamma per alleviare un pochino la sua stanchezza emotiva conseguente al parto. Non va utilizzato durante la gravidanza in quanto stimola gli ormoni femminili, in quel periodo meglio non intaccare gli equilibri in nessun modo. Ma per lo stesso motivo se ne consiglia l'uso con l'avvicinarsi della menopausa oppure del ciclo mestruale di cui allevia i sintomi dolorosi a volte associati.
La salvia può essere utilizzata anche per trattare problemi di pelle legati all'elemento Terra (soprattutto una debolezza della Milza) e quindi pelle untuosa, acne seborroica e zone cellulitiche. Aggiungere qualche goccia di salvia sclarea alla crema che si utilizza normalmente sulle parti interessate.
Interessante l'uso anche per trattare capelli grassi ed eczema sul cuoio capelluto, in questo caso è sufficiente aggiungere qualche goccia di olio allo shampoo, ma si consiglia anche di trattare la zona della milza con un massaggio giornaliero con olio base e qualche goccia di olio essenziale, oltre al trattamento dei punti SP-6 ed SP-3 oppure massaggi sulla gamba in direzione a salire da SP-3 ad SP-9.
Salvia Sclarea