Rosmarino
L'olio essenziale di rosmarino (rosmarinus officinalis) non viene considerato dagli aromaterapeuti di fondamentale importanza, ma ne voglio parlare vista la grande importanza che questa pianta ricopre in Fitoterapia Energetica e trovo anche interessante il fatto che la pianta tal quale o i suoi estratti in acqua o alcool abbiano una determinata valenza energetica e di integrazione terapeutica, mentre l'olio essenziale si rivolge a problematiche completamente diverse.
Forse il rosmarino ha perso leggermente di importanza come pianta officinale in quanto viene comunemente utilizzato come spezia in cucina e chi non lavora nel settore tende a dimenticare che la prima forma di prevenzione e anche di terapia passa nel nostro piatto, così come troppo spesso la principale causa dei nostri malesseri o problemi di salute inizia dal tipo di alimentazione che siamo soliti assumere.
L'uso delle spezie in cucina ha sempre avuto una grande importanza, oggi per il sapore caldo e speziato che esse conferiscono ai nostri piatti, mentre nei tempi passati il loro uso era fondamentale dal punto di vista igienico: essendo la maggior parte delle droghe utilizzate in cucina dei potenti antibatterici, in epoche che non conoscevano frigoriferi, congelatori e sottovuoto, è facile intuire quale fosse la loro funzione.
Il rosmarino appartiene alla famiglia delle Labiatee o Labiacee (vi rimando alla lavanda) è originario di Asia, Africa e Europa Mediterranea, cresce spontaneamente nelle zone sassose, scoscese e aride fino a circa i 1500 metri di altitudine, ma a basse quote diventa un arbusto molto grande che fiorisce praticamente tutto l'anno mentre a quote più elevate patisce il freddo e l'esposizione al vento freddo. Il suo nome letteralmente significa "rugiada del mare".
L'impollinazione avviene grazie agli insetti, tra cui le api che ne sono ghiotte. Il miele di rosmarino è un prodotto raro e prezioso e viene prodotto soprattutto in Sardegna, Sicilia e in tutto il Sud Italia. Miele fine e ricercato è consigliato alle persone debilitate (coadiuvante anche in caso di anemia) perché tonificante e ricco di minerali, viene inoltre consigliato alle persone molto nervose, magari che soffrono di colite o bruciori di stomaco.
Per quanto riguarda l'uso tradizionale sul nostro territorio i rametti di rosmarino si usano da sempre sia in cucina (pane, focaccia, cottura della carne, conservazione della carne sotto sale e gusti, tortino di patate ecc.) che a fini terapeutici (mal di testa da digestione lenta, problemi epatici, gonfiori addominali, problemi legati a distrazione e disattenzione, testa ovattata, raffreddore o influenza, rilassante nervoso, stimolante la circolazione in caso di geloni o acrocianosi alle dita di mani e piedi, cellulite). Anche l'uso esterno è tradizionale ad esempio tritato con il sale per la pulizia profonda della pelle, l'oleolito per trattare zone cellulitiche, oppure dolori al nervo sciatico o dolori muscolari diffusi, l'infuso molto concentrato mischiato all'acqua del tonificante bagno al risveglio. L'olio al rosmarino si utilizza per curare il cuoio capelluto e per prevenire la calvizie precoce e per trattare zone come mani e piedi che spesso sono difficili da scaldare, questo grazie al fatto che stimola fortemente la circolazione sanguigna.
È una pianta officinale incredibile, i ricercatori Priest la definiscono: "stimolante diffusivo e tonico rilassante con una particolare influenza su stomaco e cervello. Calma il sistema nervoso ed è un tonico per le funzioni vasomotorie e per la circolazione periferica. Un ottimi tonico per gli anziani", Jean Valnet invece la consiglia per trattare "astenie e debolezza generale; superlavoro fisico e intellettuale e perdita di memoria; ipotensione; impotenza; adeniti e linfatismo; asma, bronchiti croniche, pertosse e influenza; infezioni intestinali, coliti, diarrea; flatulenza; ipatismo, colecistiti, ittero da epatite o da occlusione del coledoco, cirrosi, litiasi biliare; ipercolesterolemia; dispepsie atoniche e digestioni difficili e lente; reumatismo e gotta; dismenorrea e leucorrea; emicranie; affezioni del sistema nervoso quali isteria, conseguenze di paralisi, debolezza delle membra; disturbi cardiaci nervosi; vertigini e sincopi".
Niente male per una semplice tisana...o compressa di estratto secco.
In Fitoterapia Energetica gli utilizzi che si possono fare del rosmarino sono molteplici essendo una pianta di riequilibrio dei Cinque Elementi: la sua natura è ora Calda ora Fredda, può avere una azione tonica o calmante a seconda del bersaglio da colpire, il suo sapore è Dolce Caldo, Piccante-Dolce Caldo, Acido Freddo e Acido Caldo. Viene considerata una pianta che agisce soprattutto su Legno Yin e Yang, Fuoco Yin e Yang, Acqua Yin e Metallo Yin. Viene utilizzata prevalentemente per trattare lo Yin globale quando debole e per riequilibrare lo Yang nascente del Legno. Ottimo trattamento per Vento Calore di Fegato e per il Falso Calore in fase acuta (che tende ad abbattere), per l'insufficienza di Fegato Yin (stimola), per stimolare il Cuore Yang, il Rene Yang ed il Polmone Yang. Le indicazioni sono le stesse già menzionate per la fitoterapia classica, cambiano solo i ragionamenti che di volta in volta portano alla prescrizione.
La controindicazione riguarda soprattutto i soggetti predisposti alle crisi epilettiche e quanti soffrono di ipertiroidismo grave, il sovraddosaggio per tali persone può divenire pericoloso. Il rischio sta come sempre nella eccessiva assunzione, non si parla naturalmente del rosmarino normalmente contenuto in una focaccia genovese ben fatta ma di un eccesso di integratori alimentari.
La componente Piccante Dolce e Calda altro non è che l'olio essenziale del rosmarino. L'olio si ottiene per distillazione delle sommità fiorite del rosmarino o dal solo fiore, la resa si aggira sull'1%, da 100 kg di rametti si ottiene un kg di prodotto finale che è un liquido limpido incolore o verde-giallo, dall'odore penetrante e intenso ma finissimo allo stesso tempo, il sapore è aromatico speziato, tendente al fresco al primo impatto, ma in realtà riscaldante. Il suo tasso di evaporazione è medio persiste abbastanza a lungo.
I principi attivi variano molto in base alla zona di raccolta che normalmente è la Spagna o la Tunisia, ma attualmente in Italia si trovano prodotti che sono coltivati in Nord Africa. Possiamo avere percentuali molto variabili dei costituenti principali: ossidi 1,8 cineolo può variare dal 40% nella pianta tunisina al 20% nella pianta spagnola (azione moderatamente tonica e stimolante con lieve predominanza Yang, immunostimolante, mucolitico, antisettico, decongestionante e digestivo, gli ossidi sono i principi attivi più studiati e ritenuti più utili al momento in aromaterapia); l'alfa-pinene va dal 10 al 25% (fa parte della famiglia dei monoterpeni ad azione fortemente tonica e assoluta Yang, funzione antisettica, stimolante generale del sistema nervoso, iperemizzante, attivatrice della circolazione linfatica e con azione cortisonlike); la canfora può andare dal 10 al 20% (famiglia dei chetoni ad azione rilassante con valenza Yin, mucolitico, immunostimolante, cicatrizzante, anticoagulante, antiinfiammatorio, coleretico e colagogo, antispasmodico e sedativo ma eccitante dei centri nervosi vasomotori e respiratori. La famiglia dei chetoni è la più potenzialmente pericolosa e aggressiva ma una percentuale fino al 20% compensata da una buona presenza di ossidi non è, se non in casi di sensibilità personale, considerata a rischio, questo è il valore delle sinergie e dell'effetto tampone nei prodotti veramente naturali); a seguire borneolo, canfene, acetato di bornile, cariofillene, timene ecc. ecc.
Da quanto esposto è facile intuire che in base all'origine del rosmarino da cui viene estratto l'olio essenziale avremo una essenza moderatamente Yang oppure fortemente Yang. Se possibile utilizzare una essenza di origine tunisina dagli effetti meno prepotenti, utilizzare olio spagnolo solo se si desidera una prepotente azione Yang.
In base ai principi della Medicina Tradizionale Cinese l'olio essenziale di rosmarino è considerato Yang puro, tonificante del sistema simpatico, accelera e asciuga stimolando la produzione di adrenalina e noradrenalina ed il funzionamento di tiroide, ipofisi, ghiandole surrenali.
La loggia energetica è il Legno mentre a livello energetico stimola la Wei Qi e lo Yang in generale, soprattutto in superficie, scalda e promuove la sudorazione, la funzione renale, la respirazione profonda (stimolando il diaframma), il battito cardiaco migliorando la circolazione (soprattutto nei soggetti ipotesi). Asciuga i Tan, migliorando in questo modo non solo l'aspetto emotivo legato al Cuore ma anche le funzioni cerebrali. Stimola fortemente la funzione del fegato e della cistifellea, aumentando la produzione ed il flusso della bile.
La sua nota è di Cuore, agisce a livello emotivo profondo dando fiducia, restituendo la capacità di esprimersi in chi l'ha perduta e la memoria (la parlantina ed i ricordi fanno capo all'energia Fuoco), rafforza il carattere e insegna ad andare avanti invece di stare fermi nello stagno.
Il Chakra di riferimento è il 6°: l'intuizione ed il terzo occhio, il percorso spirituale dell'essere umano, il tentativo di capire l'universo intero e di vivere in armonia con esso.
Lo stimolo emotivo dell'olio essenziale di rosmarino è sicuramente tonificante: dà coraggio e fiducia in sé stessi, fa vedere chiaro e distante e permette di percepire anche le sfumature che a volte la quotidianità ci fa dimenticare. Va molto bene quindi per persone un po' apatiche o "depresse", soprattutto al risveglio.
Classico rimedio caldo e speziato (piccante per la Medicina Tradizionale) sia nel sapore che nel profumo, l'uso secondo principi energetici si rivolge soprattutto alla tonificazione dello Yang (Qi di Cuore e Fegato in deficit o in stasi) oppure al tentativo di scacciare il freddo dai meridiani o la umidità fredda (bi ostruttivo) dalle articolazioni o dagli organi.
L'olio essenziale di rosmarino non andrebbe mai usato puro sulla pelle in quanto sa essere molto aggressivo, dopo aver preparato una diluizione al 3-4% (3 gocce di olio essenziale e 97 di olio base), possiamo pensare a quali punti utilizzare e trattare ed in quali casi.
La controindicazione assoluta si ha quando forti segnali di calore e di "fuoco" interessano la persona: di natura Yang il Calore tende ad andare in alto, se lungamente compresso all'interno della persona diventa fuoco ed è facilmente riconoscibile. Febbre, occhi rossi, sfoghi rossi sulla pelle, cute rossa e calda, lingua con induito giallo, eccessi emotivi soprattutto collera improvvisa e potente, disturbi acuti ed improvvisi soprattutto nella parte alta del corpo. I sintomi generlamente peggiorano con la pressione (è un pieno) possono aggravarsi con il movimento e con il massaggio.
Un'altra controindicazione all'uso di tale essenza è il periodo della gravidanza, un suo eccesso può essere addirittura abortivo.
Detto questo passiamo all'uso che se ne può fare ed ai punti da trattare: utile nel deficit di Qi di Cuore attraverso i punti HT-5 e HT-7, 6 e 7 Pc, zona 14-15 Bl e 44 Bl e zona tra 17 Bl e Gv 14 e infine 14 e 17 Cv (viso pallido, debolezza nel corpo, traspirazione spontanea non sotto sforzo, mente poco lucida);
Stasi di Qi di Fegato acuta trattando prevalentemente i Quattro Cancelli 4Li e 3 Lr, punto Mu di Fegato 14 Lr e 34 Gb (ad esempio dopo un eccesso di rabbia, soprattutto se inespressa o male espressa, che provoca sintomi come dolori al petto e allo sterno, al seno e al basso ventre, nodo in gola, Qi Ni con nausea e vomito. Questa situazione se si ripete con una certa frequenza e non viene trattata porta a Calore e quindi Fuoco di Fegato con irritabilità, formazione di masse, ipertensione ecc);
Freddo del Meridiano del Fegato (o Vuoto di Yang del Fegato) si useranno i punti 1 Lr, 5 Lr e 2 Cv (sindrome acuta causata normalmente dal freddo esterno in eccesso che trova modo di entrare nel corpo per deficit di Wei Qi, provoca soprattutto dolore acuto e crampiforme al basso ventre, tensione ai testicoli, miglioramento con il calore);
usarlo su tutta la zona massaggiando in caso di gotta da freddo-umidità (Bi Ostruttivo);
utilizzare, per aprire i vasi meravigliosi Yang, una goccia sui punti di apertura Du Mai (Si 3) e Yang Qiao Mai (Bl 62), Dai Mai (Gb 41) e Yang Wei Mai (Te 5), utilizzare questo metodo quando si desidera tonificare l'intero sistema Yang del corpo se in deficit (ipersonnia le palpebre si chiudono da sole durante il giorno, mente offuscata poco lucida, debolezza Ming Men e tutta zona renale, soggetto calmo e svogliato, ipotensione, apatia e depressione).
In aromaterapia l'uso è soprattutto esterno (diluito), l'uso per via generale del rosmarino avviene grazie all'infuso o alla tintura madre o all'estratto secco, meno prepotente e più completo grazie alla sinergia ed all'effetto tampone dei principi attivi contenuti nella pianta intera. Viene utilizzato (sempre opportunamente diluito) come analgesico nei dolori muscolari o in caso di gotta, come lozione sui capelli per prevenire la caduta e stimolare il cuoio capelluto e per trattare la forfora, massaggiato sulla cervicale o lungo la colonna vertebrale in tutti i casi di invasione da freddo o vento-freddo, massaggiato sotto i piedi in caso di stanchezza improvvisa o mancanza di lucidità mentale, per trattare il piede dell'atleta essendo un antifungino, per trattare zona fegato e milza in caso di dolori addominali dovuti a freddo, come anticellulitico quando la zona è fredda al tatto, due gocce sotto le narici in caso di raffreddore, annusato (in questo caso puro) se si soffre di ipotensione o si ha un calo di energia durante la giornata. Si sconsiglia di utilizzarlo la sera appena prima di coricarsi perchè essendo tonificante può interagire negativamente con il sonno stimolando il sistema nervoso simpatico, va invece benissimo al mattino per un bagno tonificante oppure massaggiato sulla cervicale o sotto i piedi dopo la doccia prima di uscire di casa per la battaglia quotidiana.
Il rosmarino può essere un valido alleato per la stagione che ci attende fredda e umida, va solo utilizzato nei tempi e modi giusti, come tutto.
Alla prossima, grazie dell'attenzione.
(Daniela De Gaetano)